Arriva un fratellino: come gestire i primi tempi per preparare una relazione sana

Disciplina Dolce

Arriva un fratellino: come gestire i primi tempi per preparare una relazione sana

Arriva un fratellino o una sorellina… e adesso? Come introdurlo nella nuova vita della famiglia ma anche e soprattutto nella vita dei primogeniti?
Posso aiutare nella gestione dei primi rapporti tra fratelli, laddove anche per noi genitori il nuovo arrivo è una novità bella ma sfidante da gestire?

Ecco alcuni consigli che partono dalla riflessione sulle nostre emozioni e aspettative, ma anche con dei consigli e strumenti pratici per aiutare i nostri bambini nelle prime relazioni.

Io sono Elena Cortinovis, educatrice e pedagogista, divulgatrice e sostenitrice della Disciplina Dolce.

Da anni do supporto e creo risorse online per chi vuole vivere la genitorialità in modo felice, nuovo, consapevole.

Ho creato anche una guida online in cui, in 17 lezioni, tocchiamo tutti i temi nodali relativi a questa importante fase di cambiamenti.

Scopri di più su “Fratellino o sorellina in arrivo”

Arriva il fratellino e lo portiamo a casa; come accompagnare il cambiamento

Come presentare il fratellino o la sorellina quando è nato e lo portiamo a casa?

L’ideale è sempre aver preparato bene, insieme, il nuovo arrivo, ben prima del giorno fatidico in cui, dopo la nascita, lo portiamo a casa. Per sapere quando e come comunicare ad un bambino il futuro arrivo di un nuovo membro della famiglia, leggi questo approfondimento.

Ma sappiamo bene che una cosa è l’attesa dell’arrivo, un conto è il cambiamento irreversibile che la vita di ogni membro, compreso fratellino o sorellina primogenita, vivrà e che va accompagnato.

Questo accompagnamento va fatto con aspettative basse, senza sensi di colpa e con molto senso di osservazione da parte nostra.


Il bambino primogenito vive emozioni che vanno dalla gelosia (sì, tutti i bambini sono gelosi, anche quando non sembra e qui ti dico meglio come gestire questa gelosia dei primogeniti) alla curiosità, dalla voglia di stare con il nuovo arrivato alla voglia di stare solo e allontanarsi da tutti questi cambiamenti. A volte il primogenito prova persino delusione.

Ad esempio, nei casi in cui per tutta la gravidanza si è parlato di “quanto sarà bello poter giocare con la sorellina”, ma poi la sorellina arriva e non è che un fagottino che piange, mangia, dorme e no, non gioca.

Un genitore in questo caso può accompagnare e condividere tutte le novità con il primogenito, coinvolgendolo nella scelta del completino o della bavetta, insegnandogli con la visualizzazione i giusti modi per dare un bacio o una carezza, mostrando cosa è troppo forte e cosa invece non rischia di far male.

Questi sono anche alcuni dei topic dei moduli più pratici del corso Fratellino o sorellina in arrivo.

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paure dei bambini piccoli

Quando smette di essere un bebe

Se all’inizio un bambino si aspetta un compagno di giochi ma arriva un bebé, poi il bebé cresce e inizia ad acquisire una sua personalità, a manifestare in modo più forte la sua presenza.
Da un lato questa fase viene a lungo attesa da molti primogeniti, ma è altrettanto complessa perché il secondo figlio vorrà la sua attenzione, invaderà i suoi spazi, prenderà i suoi giochi senza chiederli…

Il primogenito si trova intorno persone che gli dicono quanto deve essere bello avere un fratellino, quando è importante aiutare mamma e papà, ma quello che potrebbe provare il primogenito non è sempre il senso del “quanto è bello”.

In questa fase, la nostra guida a cambiamenti repentini che riguarderanno anche le routine familiari saranno importantissime.

Anche in questo caso, spesso, le soluzioni più veloci sono o sembrano essere il… dividerli.
Portarne uno dai nonni e uno no, portare il grande al parco mentre il piccolo resta con la mamma.
Che non diventi questa la regola per “tenerli buoni”; facciamocene una ragione, i nostri figli inizieranno a confliggere e dovranno farlo da soli, stando nel conflitto, con le soluzioni che loro stessi sono in grado di trovare.

Il bisogno di isolamento del primogenito è normale

le mie gemelle che amano leggere
le mie gemelle amano leggere

Il fratello o la sorella primogenita, periodicamente, potrebbe volersi isolare, giocare da solo, restare da sola o in silenzio.
Tranquilli, non avete causato un trauma, non state causando uno stile di attaccamento evitante (almeno, non è questo il sentore del fenomeno, ben più complesso): un bimbo più piccolo è invadente, invasivo, rumoroso e sfidante… non solo per un genitore.
Anche un bambino più grandicello potrebbe avere a volte bisogno di isolarsi, recuperare energie.
Diamogli questo tempo senza giudicarci e senza giudicarli (“ma come, non vuoi giocare con il fratellino? ma perché?non vedi che invece lui ti vuole tanto bene?”).

Può tornare utile, anzi, adibire anche un piccolo spazio in casa in cui possa “rifugiarsi” di tanto in tanto, senza sentirsi un brutto fratello/sorella.

Una relazione che cresce con loro

Se all’inizio la nostra guida anche pratica, con tanto di esempi e visualizzazione, è importantissima, con il passare dei mesi e degli anni deve diventare sempre più discreta.

Dal lasciare loro spazio per confliggere e far pace con i loro modi e con i loro tempi, dal lasciare che decidano da soli quali giochi fare, e senza prendere il sopravvento quando ci sembra che uno dei due sia troppe debole rispetto a quello “più prepotente”.

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Lasciamo loro anche i giusti spazi e le loro dinamiche di condivisione o di non condivisione facendo lo sforzo di non voler sempre e comunque diventare arbitro di una diade.

Abbiamo infatti, noi genitori, un ideale così granitico ma non sempre realistico di come dovrebbe essere il rapporto tra fratelli e sorelle che, nel tentativo di direzionarlo, di fatto, li allontaniamo.

I bambini hanno di forte soprattutto l’istinto, e da soli sono in grado di direzionare la loro relazione in base a quella che è la loro indole e personalità.

Parole chiave per gestire l’arrivo in casa di un fratellino o sorellina

  • Assecondare senza forzare
  • Verbalizzare e spiegare i cambiamenti
  • Visualizzare e coinvolgere in modo pratico
  • Non intervenire quando non siamo necessari

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