Gelosia nei bambini verso fratelli e sorelle (ma non solo)

Disciplina Dolce

Gelosia nei bambini verso fratelli e sorelle (ma non solo)

La gelosia nei bambini si dimostra attraverso comportamenti che non sono altro che la manifestazione di emozioni… inattese e sconosciute. Tutti i bambini provano gelosia, anche quando a noi sembra che non esista in loro questo sentimento.

Se la gelosia nei confronti di un genitore è abbastanza accettata, anche grazie alla divulgazione degli studi Freudiani, quando si parla di gelosia nei confronti di fratellini e sorelline in arrivo, gelosia dei bambini verso altri bambini o addirittura gelosia delle proprie cose, c’è ancora molto tabù. Il motivo è semplice:

Noi adulti tendiamo ad avere ancora un approccio molto giudicante verso un’emozione che è, soprattutto nell’infanzia e nei cervelli ancora immaturi dei nostri piccoli, del tutto normale, e andrebbe, appunto, tanto normalizzata quanto co-gestita, con loro.

Proviamo a fare un esercizio di empatia:

I cambiamenti ci spaventano sempre, soprattutto se legati alle nostre dinamiche relazionali. Se è difficile per gli adulti nel pieno potenziale controllo del loro destino e delle loro azioni, come può essere questo insieme di cambiamenti ed emozioni contrastanti per un bambino, quando è in arrivo un altro fratellino o sorellina?

La rispota è “difficile”, e noi siamo qui per aiutare i nostri bambini a riconoscere, accogliere e saper gestire positivamente anche le emozioni più complesse.

Come fare quando un bambino è geloso?

Capiamo insieme come e quando si manifesta la gelosia nei bambini e come fare per gestire questa emozione nel modo migliore, con e per i nostri bambini, con il giogo del VERO/FALSO, sfatando alcuni luoghi comuni.

Bisogna comunicare che la gelosia è sbagliata – falso!

paure dei bambini piccoli

La gelosia è un sentimento legato alla paura di perdere le persone che amiamo e no, in questo non c’è nulla di anormale o di sbagliato. Ma le azioni che ne derivano, se l’emozione non viene gestita e affrontata insieme, senza giudizio, possono essere non sempre gradevoli.

Imparare a gestire il sentimento della gelosia da piccoli, può portare enormi benefici anche nella gestione di questa normalissima emozione da adulti.

Il cervello ancora immaturo dei bambini (ricordo sempre che il nostro cervello raggiunge la sua maturità, su un piano neurale, tra i 22 ai 25 anni) non sa elaborare le emozioni che prova, che sono del resto nuove, e senza una giusta guida e una buona comunicazione, non controlla neanche le sue azioni esplosive.

Bisogna dire ai bambini “sei geloso” – VERO!

bambini gelosi

Parliamo di comunicazione.
Quando ci rendiamo conto che quello che stanno vivendo i nostri bambini è proprio gelosia, è il momento di parlare a loro, in modo non giudicante, della gelosia stessa, spiegandola con un linguaggio alla loro portata.
Possiamo chiedere, “sei arrabbiato?”, “sei triste?” e al loro “no” (oppure al loro “sì”) aggiungere che quello che provano si chiama gelosia, è un sentimento normale. Se sono più grandicelli, dai 5 anni in su, possiamo anche fare esempi con i nostri fratelli e sorelle, con quello che capita anche a noi o che abbiamo provato da piccoli.

Alla spiegazione, facciamo sempre seguire una rassicurazione (“in realtà l’amore per te cresce sempre, siamo una famiglia tutti insieme, faremo tante cose divertenti…”)

Ci sono alcuni segnali tipici della gelosia dei bambini – Vero… e Falso

senso di competizione dei genitori

Ci sono alcuni segnali più facilmente riconoscibili, come la regressione (un bambino che ha dismesso il ciuccio da due anni, lo rivuole, ad esempio); i bambini sono esploratori delle loro e delle altrui emozioni e in modo spesso inconsapevole cercano di capire se, tornando indietro, riavranno lo status quo precedente, non necessariamente più bello ma più rassicurante.
Poi ci possono essere atteggiamenti ostili (non voler giocare con gli oggetti della loro gelosia, che siano fratellini o genitori, a volte anche atti fisici, come carezze che all’improvviso diventano schiaffoni).

Ma ci sono anche segnali latenti, proprio in quei bambini che definiremmo “non gelosi”, come diventare evitanti, parlare un po’ meno o interagire meno, voler stare di più con altre persone (nonni, zii, amici di famiglia) e meno con i genitori.

Ci sono bambini gelosi e bambini non gelosi – Falso!

Il punto precedente anticipa questo. Non esistono bambini non gelosi; esistono dimostrazioni di questo sentimento che sono meno soggetti a bias e giudizio da parte di noi adulti.
La gelosia, soprattutto verso fratellini o sorelline in arrivo o appena arrivati, c’è in tutti i bambini; aiutarli a scavare in questa emozione e arrivare insieme a soluzioni condivise, è il modo migliore per non farlo sfociare in futuri irrisolti nei rapporti famigliari.

Sulla gelosia e non condivisione di giochi, oggetti ma anche affetti, leggi anche “insegnare la condivisione ai bambini: è possibile?”

Bisogna dare attenzioni speciali ai bambini gelosi dei nuovi arrivati -Falso

sos morsi

O meglio… è vero solo se queste attenzioni speciali consistono nel dedicare loro il giusto tempo per far conoscere ed elaborare questo nuovo sentimento.

Se invece riempiamo di attenzioni in più, con giochi, regali, premi come consolazione per un’emozione negativa e non gestita, rischiamo aumentare la loro dipendenza dall’eccesso di attenzioni e non aiutiamo a conoscere e gestire l’emozione della gelosia dei bambini.

Cercare di non cambiare le routine – falso

Le routine familiari sono preziosissime per lo sviluppo e il senso di sicurezza dei nostri bambini, ma sappiamo anche che bisogna avere la flessibilità di modificarle, insieme.

Fingere che la vita con un nuovo nato sia identica a prima è una presa in giro e i bambini saranno anche immaturi, ma non sono stupidi.
Non mentiamo, mai. Non nascondiamo i cambiamenti, ma viviamoli insieme, magari coinvolgendo il bambino più grande nella creazione di nuove abitudini.

Bisogna comunicare che l’amore per loro cresce – Vero

Perché è ancora così difficile parlare d’amore!
Il sentimento su cui si regge l’umanità e intorno a cui tutto ruota!
Cambiamo pure, insieme a loro, ogni routine, insegniamo loro a conoscere e gestire la gelosia, ma non smettiamo mai di parlare ai bambini di quanto li amiamo, quando sono calmi e quando sono arrabbiati, quando sono felici e quando sono gelosi, quando condividono i giochi e quando non li condividono.

In fondo è la verità, e la verità va sempre detta.

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