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Mio figlio imita gli altri bambini: perché lo fa?

Disciplina Dolce

Mio figlio imita gli altri bambini: perché lo fa?

Perché un bambino imita i comportamenti (peggiori) degli altri bambini? Perché è così affascinato dai “lati oscuri” di altri bimbi che dicono parolacce, tirano sassi, fanno cose che possono metterli in pericolo (invece di imitare i nostri comportamenti che tanto ci impegniamo a mettere in atto proprio per dar loro un “buon esempio”)?

Oggi parliamo meglio dei motivi per i quali i bambini imitano altri bambini, ma parto da una premessa importante, due punti di partenza che vorrei tenessimo tutti a mente:

a. Non giudichiamo i bambini che hanno gli atteggiamenti negativi imitati dai nostri figli e non cerchiamo di isolarli. Decidere di non far più frequentare un bambino perché è un “cattivo esempio”…. non è un bell’esempio di inclusione e esercizio alla relazione che diamo ai nostri figli.
Ricordiamo che abbiamo sempre a che fare con altri bambini, che come i nostri stanno sviluppando il loro cervello attraverso degli esperimenti, che sono soggetti a contaminazioni e contesti diversi, e hanno fasi e stimoli cognitivi diversi.

b. Niente paura, la fase imitativa (non solo verso gli adulti ma soprattutto verso gli altri bambini) è normale, sana, fisiologica.

Perché un bambino imita i comportamenti peggiori?

mio figlio non mi rispetta

l’imitazione è parte di un processo di apprendimento sociale; L’imitazione, nel bene e nel male, è un metodo per imparare altri schemi, sperimentare; si tratta di una cosa normale, soprattutto quando i bambini iniziano ad interagire regolarmente con altri bambini e questi bambini non sono quelli incontrati una volta per caso al parco ma ogni giorno.

Non è un caso se la fase del “mio figlio imita i cattivi esempi degli altri” arriva circa al secondo anno di asilo.

L’imitazione è influenzata da diversi fattori:

  1. Imitazione come mezzo di apprendimento
    Imitando si impara… ma non solo dagli adulti. I bambini si imitano tra di loro, soprattutto dai 4-5 anni in su in cui il bisogno di socialità aumenta e aumentano le occasioni di socialità più frequente.
  2. Bisogno di appartenenza e approvazione
    Dopo i 4 anni (con tutte le dovute varianti da bambino a bambino) ci si stacca dal rapporto univoco con gli adulti di riferimento e si inizia a sviluppare in modo più preponderante l’idea di sé e come il sé si rapporto al gruppo. I bambini iniziano a voler essere visti e riconosciuti anche fuori dal sistema famiglia, e iniziano a sentirsi integrati nel loro ambiente sociale anche attraverso l’imitazione. Lo so, questo ci fa paura perché siamo adulti, siamo passati dall’adolescenza e da quel periodo in cui si imita e ci si adegua a quello che fa il gruppo/branco principalmente perché si è insicuri e si vive per quell’approvazione sociale.
    Ma niente paura, non siamo affatto in quella fase e se nostro figlio piccolo imita non è perché insicuro perché…
  3. Sotto i 6-8 anni non c’è reale consapevolezza critica.
    I bambini piccoli non sanno ancora del tutto valutare la correttezza delle azioni che vedono e che, dunque, imitano. Non hanno ancora una solida comprensione delle conseguenze sociali e pratiche delle azioni. Il cervello del bambino è immaturo e non è anche del tutto i in grado di capire cosa è bene e cosa e male.
  4. A volte i bambini, semplicemente, si divertono ad imitare gli altri. Questo è parte dell’essere bambini

Ma quindi dobbiamo accettare questo dato e non fare nulla?
Ma no, ovviamente. Noi adulti abbiamo il ruolo di incoraggiare un bambino verso un atteggiamento corretto, che non lo esponga né a rischi né ad azioni che non riteniamo giuste.

Cosa possiamo fare per portare i bambini verso un comportamento migliore… in 7 punti

quando punire i bambini

Senza cadere nel panico e ora che abbiamo sciolto il senso di colpa di aver creato e cresciuto bambini insicuri perché imitano i loro amichetti, ora che siamo tranquilli all’idea che se nostro figlio o figlia imita un compagnetto, magari vuole lo stesso gioco per natale o fare le stesse attività, non è perché è debole e l’amichetto in questione è “quello carismatico”, ora che ti ribadisco che non è utile applicare archetipi adulti ad un cervello ancora così verde…

ecco 7 modi per intervenire in modo sano quando tuo figlio imita comportamenti di altri bambini (non sempre belli)

  1. fornire modelli positivi
    Ci dà fastidio che nostro figlio dica della parole che sa essere proibite? (tipo le parolacce?) Allora cerchiamo il più possibile di evitare parolacce (almeno davanti a loro). Non vogliamo che imiti l’amico che grida? Ecco… non gridiamo.
  2. Fornire spiegazioni e ragioni (chiare e tangibili)
    Quando vediamo che nostro figlio imita un comportamento sbagliato o pericoloso, possiamo spiegare perché non va fatto. Non pipponi di 10 ore tipo sermone del prete, ma una semplice e chiara spiegazione di cause e conseguenze, che sia alla sua portata.
  3. Offrire alternative ad alcuni comportamenti
  4. Guidare nel comprendere le conseguenze delle azioni sbagliate
    (la conseguenza non è la punizione, tipo sei fai così torniamo a casa, bensì, se fai così puoi ferire/ qualcuno)
  5. Usare la comunicazione empatica
    Quando i nostri bambini fanno qualcosa di corretto… possiamo andare oltre il semplice “bravo” e usare un più complesso “hai fatto bene e dire per favore, come ti senti? Sei contento?” (in breve: rinforzo positivo sì, ma non con il semplice “bravo” men che mai con un premio, ma enfatizzando le sue emozioni positive).
  6. Gioco simbolico come strumento per ridurre le imitazioni negative
    Dai 18 ai 24 mesi i bambini sono cognitivamente pronti a giocare a “far finta di essere qualcuno”; questo tipo di gioco aiuta i bambini ad imitare qualcosa che loro vogliono essere e a volte anche a rivivere momenti difficili per rielaborarli. Fare con loro dei giochi simbolici ci può far osservare meglio il loro comportamento e capire quali sono le azioni che amano imitare, capendo meglio il perché.
  7. Abbi tempo e pazienza. Rinuncia a giudizi ed etichette…

La fase imitativa è molto bella perché i nostri bambini iniziano ad imitare anche noi… ma non ci siamo solo noi nel nostro mondo. Anche le relazioni con i loro pari sono un passaggio importante, che devono in parte gestire in base alla loro reale personalità.
Non ci mettiamo in competizione con il mondo che stanno cercano di scoprire in autonomia.

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