Cambiare un mondo violento, solo agendo come genitori: nella retorica della comunicazione si sente dire incredibilmente spesso che molto della bontà o cattiveria delle persone dipende dall’educazione avuta in famiglia.
Accadono terribili fatti di cronaca?
Violenza sulle donne?
Atti di terrorismo?
Intolleranza religiosa o razziale?
Tutto sembrerà tornare, nel dibattito pubblico, all’importanza dell’educazione, in famiglia e nelle scuole.
Forse l’onnipotenza dell’educazione nell’età dell’infanzia andrebbe ridimensionata, ridando, per quel che riguarda i grossi mali del mondo, la giusta responsabilità a politici, la responsabilità dei potenti, le istituzioni e persino i messaggi alimentati dallo stesso mondo della comunicazione.
Ma noi, come genitori, soprattutto se scegliamo, in direzione ostinata e contraria, i principi della Disciplina Dolce, possiamo fare qualcosa per rendere il mondo un posto leggermente migliore?
Ovviamente la mia risposta è sì, ha molto senso scegliere la disciplina dolce in un mondo che pare sempre più violento; ma al di là della retorica, vorrei anche essere la Elena concreta che conosci, e dirti perché puoi cambiare un mondo violento con la DD.

Se ancora non mi conosci, io sono Elena Cortinovis,
pedagogista e divulgatrice esperta in Disciplina Dolce.
il 9 novembre alle 13.00 terrò un Webinar gratuito sul tema
“Come crescere un bambino con la disciplina dolce in un mondo violento?
Se il tema ti interessa e ti sta a cuore…
Prenota il tuo postoScegliere la Disciplina Dolce in un mondo violento: una scelta sensata?
Chi ha già intrapreso il percorso di avvicinamento alla Disciplina Dolce sa che non è un percorso semplicissimo e tutto rose e fiori. Non basta, per essere genitori che educano in modo non violento, essere “più buoni” come fingiamo di esserlo sotto Natale.
Serve un vero ribaltamento della propria prospettiva come individuo, serve rompere alcuni schemi mentali tossici ereditati dal passato (e in questo la Disciplina Dolce è di enorme aiuto), serve mettersi in gioco e i discussione.
Tanto che ci si chiede se, in un mondo violento, dove ancora sembra vivere ed essere dura a morire la dinamica della legge del più forte, valga realmente la pena abbracciare un metodo che va completamente contro corrente.
1. La disciplina dolce ci insegna a spiegare ai nostri figli quello che accade, senza spaventare
Il mondo arriva ai nostri bambini, almeno finché non diventano pre adolescenti, attraverso il nostro filtro e la nostra narrazione.
Come avevo già scritto nel post “Spiegare la guerra ai nostri bambini” , soprattutto nei momenti storici in cui tutto ci appare permeato da odio senza speranza, la Disciplina Dolce ci insegna a capire quando e come è il momento adatto per parlare con i nostri bambini dei fatti di cronaca e delle informazioni che ci piovono addosso dal resto del mondo.
Una prima forma di violenza che il mondo agisce verso i nostri figli è proprio esporli alla violenza prima che possano decodificare i fenomeni violenti; la DD ci insegna ad essere dei filtri per non esporli al mondo nella sua cattiveria, finché i nostri piccoli hanno ancora bisogno di filtri.

2. La DD ci aiuta a insegnare ai nostri bambini come fermare il circuito della violenza
Tra i principi della Disciplina Dolce ci sono
- la comunicazione non violenta, non solo con i bambini,
- la legittimazione di tutte le emozioni e la non “svalutazione emotiva”
- la rinuncia ad ogni forma di violenza fisica e abuso (sì, anche la sculacciata “che non fa male” è una forma di abuso e violenza)
- la scelta di non punire, ma di accompagnare
- la gestione pacifica e rispettosa della risoluzioni dei conflitti.
Questi sono tutti argomenti che tratteremo nel dettaglio, insieme a molti altri, nel webinar gratuito del 9 novembre (ti aspetto)
Già in questi punti cardine della Disciplina Dolce ci sono i presupposti per creare un micro-mondo famigliare migliore, in cui l’atto e/o la reazione violenta ad un torto o offesa non si associ automaticamente ad un’altra azione violenta.

3. La DD rieduca noi adulti ad un approccio meno violento nelle relazioni fuori dalla famiglia
Quante volte rimproveriamo i nostri figli perché a scuola hanno risposto male ad un amichetto, o addirittura hanno usato le mani?
Difficile è però farsi comprendere dai nostri bambini quando spieghiamo la non violenza se noi stessi usiamo forme di punizione e coercizione per far fare loro quello che vogliamo noi, sia o meno per il loro bene.
Difficile è far capire l’importanza di una risposta “educata” se noi stessi, quando i bambini ascoltano, rispondiamo male a coniugi, nonni, persino estranei.
La nostra vita di adulti è complessa, lo so, lo sappiamo tutti; è difficile essere sempre dei perfetti role model!
Ma la disciplina dolce ci accoglie anche in questo, nel riconoscere i nostri momenti no e imparare a gestirli;
se realmente abbracciata i tutto il suo impegno e in tutte le sue sfide, porta noi genitori a metterci costantemente in discussione e ad interrogarci su quanto noi, nel nostro piccolo esempio quotidiano, riusciamo ad essere rispettosi, non violenti, accoglienti, comprensivi.