Teoria del flusso: essere completamente assorti da un’attività tanto da dimenticare tutto il resto, e stare in uno stato di totale appagamento. Capita ai tuoi bambini… e anche a te.
Ti è mai capitato di osservare tuo figlio mentre è talmente concentrato in una attività che attorno a lui potrebbero esplodere fuochi artificiali e lui nemmeno se ne accorge?
Beh, sappi che questo tipo di momenti sono così importanti da aver meritato studi e approfondimenti nel campo della scienza e della psicologia cognitiva e tanto da aver meritato un nome ben preciso: Teoria del flusso o Esperienza Ottimale.
Che cosa è la teoria del flusso
La teoria del flusso (anche detta Esperienza Ottimale), teorizzata e descritta dallo psicologo Mihaly Csikszentmihalyi, specializzato negli studi sulla felicità e creatività, descrive lo stato e le conseguenze del “stare nel flusso (flow)”, cioè immergerci in un’attività che ci assorbe e ci estranea dal resto del mondo .
Non si tratta di semplici “attimi”, ma talvolta di ore in cui l’attività svolta ci assorbe, ci interessa, ci motiva al punto tale da distrarci dalle connessioni spazio temporali e persino fisiche. Hai presente le frasi tipo “ero così concentrata che mi sono dimenticata di mangiare”, oppure “ero così presa da quell’attività che non mi andava neanche di alzarmi a fare la pipì”? Bene, in questi momenti si è “nel flusso”.
Ai bambini questo capita molto spesso e adesso vedremo nel dettaglio perché questi momenti sono importanti per il loro sviluppo, per la loro sicurezza e creatività (e, secondo Csikszentmihalyi, anche per la loro felicità).
Soprattutto, cercheremo di capire perché e come non interrompere questi momenti magici e come coadiuvarli.
La Teoria del flusso per i bambini
Anche la nostra cara Maria Montessori ci insegna che “l’interesse è il motore dell’apprendimento”.
Bene, quando i nostri bambini sembrano super concentrati e assorti nel fare il travaso dell’acqua da un secchiello ad un altro e lo fanno un tempo prolungato, vuol dire che in quel gesto stanno costruendo un mondo; quel gioco strano, che ci pare silenzioso e senza senso, li assorbe, li rilassa e fa immaginare loro scenari dei quali noi non siamo consapevoli.
Ed è giusto che noi non capiamo il senso del loro gioco, in quel momento, perché quello è il loro flusso, uno spazio libero e autonomo nel quale acquisiscono consapevolezza!
Quindi, quando vedi i piccoli assorti nei loro giochi, che magari ti sembrano ripetitivi e meccanici, limitati a osservarli in quello stato quasi meditativo senza interromperlo.
Sarà lui a smettere quando sarà soddisfatto di come si sente.
L’importanza del lasciare i bambini nel flusso della loro attività
Il modello del flusso è considerato in psicologia come la teoria leader della costruzione della felicità.
Un bambino che entra facilmente e spesso nel flusso delle sue attività sta imparando a costruire delle routine che lo fanno sentire gratificato, sicuro di sé, in grado di gestire il suo tempo e la relatività dello stesso… altro che semplice “strano gioco incomprensibile e meccanico”!
Se ci fai caso, ci sono in questi momenti di flusso di attività, delle caratteristiche ricorrenti:
- l’obiettivo è semplice (cioè, alla portata di chi lo compie) e ripetitivo;
- il compito è alla portata di chi lo compie;
- non si fanno sforzi nel compiere “il compito” e non si prova frustrazione, solo una forte concentrazione e assorbimento;
- Il tempo diventa relativo e adattato alla volontà dell’individuo;
- Il tempo smette di essere una priorità.
Questo tipo di attività, o Esperienza Ottimale, stimola la creatività, l’autonomia, la capacità di concentrazione e la fiducia nella possibilità di controllare il tempo e la mente.
Come coadiuvare il flusso dei tuoi bambini
Ora che abbiamo capito che quando i nostri piccoli sono “nel flow” non dobbiamo interromperli, ma limitarci ad osservarli discretamente, e soprattutto ora che sappiamo quanto questo è importante per la costruzione del loro estro creativo, fiducia e persino felicità, cosa possiamo fare per coadiuvare il flusso e le esperienze ottimali?
Non possiamo essere noi a spingerli… il momento del flusso arriva spontaneamente.
Tuttavia, un prerequisito per facilitare la teoria del flusso per i piccoli è convogliarli verso il gioco autonomo.
Qui ti parlo anche del “travaso montessoriano” attività per i più piccini che se ben strutturata e preparata può portare situazioni di “flow” anche nei bimbi molto piccoli.
Ciò che possiamo fare è osservare:
- ci sono delle situazioni specifiche in cui tuo figlio entra più facilmente nel flusso? (all’aria aperta, vicino all’acqua, quando fa il bagno?)
- ci sono degli oggetti o dei materiali che tendono ad assorbire di più la sua mente quando ne entra in contatto? (costruzioni, pennarelli, fogli di carta, legno, plastica, cose che fanno rumore o emettono suoni)?
- c’è un tipo di scenario acustico nel quale i tuoi piccoli entrano più facilmente nel flow? (radio o musica di sottofondo? quando chiacchieri con qualcuno? quando c’è la tv di sottofondo?)
Se ci sono delle costanti che osservi o che hai osservato in passato, prova a ricrearle, per vedere se ci sono delle situazioni e dei setting in cui i tuoi piccoli entrano più facilmente in questo stato così benefico per il loro sviluppo.