Stili di attaccamento dei genitori: come siamo cresciuti, influisce su come cresciamo i nostri figli?

Disciplina Dolce

Stili di attaccamento dei genitori: come siamo cresciuti, influisce su come cresciamo i nostri figli?

Stili di attaccamento dei genitori e come incidono sulla crescita dei nostri figli: oggi non parliamo di bambini e educazione ma di come noi, grandi, siamo stati figli.

Puoi anche ascoltare i contenuti di questo articolo in questa live su Instagram con Francesca Ribaudo, psicologa dello sviluppo che lavora a stretto contatto con famiglie (che verranno e che già esistono).

Stili di attaccamento di noi genitori: come incidono sui nostri figli?

Abbiamo sempre il focus su noi come genitori ma siamo stati anche figli e come tali abbiamo vissuto (subito, anche) degli stili di attaccamento con i nostri adulti di riferimento, con le persone determinanti nella nostra crescita durante gli anni dell’infanzia e poi dell’adolescenza.

Che cosa di intende per “attaccamento” in psicologia

Nella psicologia dello sviluppo moderna definisce come “attaccamento” la creazione di un legame, dato non solo dalla vicinanza o dalla cura primaria ma dalla sicurezza che viene trasmessa, la fiducia che si instaura tra caregiver (adulto di riferimento, che sia o meno un genitore biologico) e il bambino.
Lo SdA si crea e si modifica in base a quanto il bambino si sente a sui agio nel manifestare un dolore o una gioia, ascoltato, al sicuro grazie ad un legame di empatia e di crescita e cammino condivisi.

Ogni stile di attaccamento tende a diventare un modelli operativo interno: una “programmazione” per laa gestione delle future relazioni da adulto.

Quali sono questi stili di attaccamento che tutti noi adulti abbiamo instaurato con i nostri adulti di riferimento?

Stile di Attaccamento Sicuro.

Lo stile di attaccamento migliore, l’ideale, che non vuol certo dire “perfetto” e senza intoppi o errori, ma di certo lo SdA che crea un adulto più sicuro nel gestire le sue relazioni.

Lo SdA sicuro è quello che si crea quando l’adulto di riferimento accoglie i sentimenti e le emozioni senza svilirle o svalutarle, che accompagna la gioia e la condivide e che accetta anche la frustrazione.

L’adulto che crea uno SdA sicuro trasmette l’idea che è possibile allontanarsi dall’adulto di riferimento e dal nucleo familiare ma che quando si vuole si può sempre tornare. Un porto sicuro che accoglie per sempre.

Che adulto è chi cresce con uno stile di attaccamento sicuro?

Sarà un adulto conscio delle sue emozioni, sia positive sia negative, che nonostante riconosca che nella vita non ci si possa fidare di tutti, è comunque propenso a stabilire relazioni sane, è disposto a metterle e mettersi alla prova. Vivrà i fallimenti e le delusioni con dolore, ma non perderà la voglia di costruire relazioni sane.

Stili di attaccamento insicuri

La psicologia dello sviluppo moderna differenzia lo stile di attaccamento insicuro in tre tipologie principali.

Lo Sda Insicuro evitante

L’adulto di riferimento non ha saputo accogliere alcuni tipi di emozione del bambino (punizione dei capricci, negazione o svilimento di frustrazione o addirittura di gioia, momenti di negazione di amore e abbandono come l’uso di silenzio punitivo ecc.).

La persone che vive in questo SdA diventa una persona “evitante”. Appare come molto autonomo, non necessita di nessuno… perché ha dovuto imparare a gestire da sé le sue emozioni, non abituandosi a comunicarle ne all’adulto di riferimento né ad altri.
Le sue relazioni potrebbero costruirsi, ma non essere mai del tutto basate su una vera fiducia dell’altro o almeno, si fa molta più fatica a buttarsi in relazioni di qualunque tipo basate sulla fiducia.

Lo Sda Insicuro ambivalente

Quando un bambino, dopo il distacco von l’adulto lo riaccoglie a volte in modo distaccato, a volte in modo morboso e addirittura, a volte in modo fisico aggressivo (botte, morsi, graffi), manifesta uno SdA Insicuro ambivalente.

A volte il nostro adulto di riferimento è stato presente e amorevole, altre sfuggente, altre volte respingente, dunque non abbiamo imparato a vivere le relazioni con sicurezza e con delle certezze.
Attenzione, per “presenza” non si intende quella fisica, bensì quella emotiva.

Chi ha imparato a nuotare in questo mare di incertezza emotiva, è un adulto che tenderà ad essere molto insicuro nelle relazioni, una persona che chiede continuamente conferma, che comunque non basteranno mai.

Lo Sda Insicuro disorganizzato

Il più complesso e, purtroppo, doloroso perché parte da una condizione di dolore e irrisolti profondi nell’adulto di riferimento, un bambino che costruisce uno stile disorganizzato è il bambino che ha paura del suo caregiver, o che costruisce relazioni con adulti spaventati (da traumi, lutti) e iper protettivi ad altissimi livelli.

Chi ha vissuto questo stile di attaccamento è probabilmente un adulto che nelle relazioni manifesta fortissimi sbalzi di umore: a volte aggressivo, a volte bisognoso di conferme, che delega del tutto la stabilità della coppia o di una relazione amicale all’altro, emotivamente disorganizzato, appunto.

Lo SdA che ho ricevuto, sarà realmente quello che trasmetterò a mio figlio?

Buona notizia: se ho ricevuto una sda insicuro, non è necessariamente lo stesso stile che replicherò nel rapporto con i miei figli; grazie ad un lavoro su noi stessi possiamo ribaltare delle dinamiche che abbiamo interiorizzato, oppure possiamo disvelare alcune dinamiche e pattern interni migliorando la nostra conoscenza dello sviluppo cognitivo (d’altronde, studiamo tutto perché proprio la genitorialità dovremmo viverla come qualcosa avulsa dallo studio?)-
Inoltre oggi c’è un approccio alla psicoterapia molto più rilassato e “normalizzato” rispetto ad un tempo, gli psicologi e i consulenti sono spesso specializzati proprio nell’accompagnare i genitori nel costruire relazioni sane con i propri figli.

Insomma, la cosa che sappiamo oggi, che è finalmente stata normalizzata, è che i genitori hanno bisogno di aiuto ed è giusto che lo chiedano.

Per fortuna, come diciamo sempre noi advocate della disciplina dolce, “è sempre stato così” non vuol dire che sarà sempre così.

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