La Paura dei bambini: come gestirla (e accoglierla)

bimbi e paura
Disciplina Dolce

La Paura dei bambini: come gestirla (e accoglierla)

La paura dei bambini… non ha a che fare solo coi bambini: come capirli e aiutarli a superarla e come distinguere paura e ansia.

La paura dei bambini è, come per noi adulti del resto, una forma di difesa, uno strumento per studiare il mondo con il giusto ritmo, un ostacolo da superare volta per volta per crescere.

Ma che si fa in un mondo in cui le brutte notizie sembrano non finire mai? Come è possibile far sì che la paura (per malattie, guerre e molto altro) non diventino gravi forme di ansia, che paralizza la loro quotidianità?

In questo articolo rispondo ad un po’ di queste domande, ma prima è importante definire cosa è la paura e come evolvono le paure dei nostri bambini con l’età.

Soprattutto, come nostro solito in questa nostra casa virtuale in cui parliamo di disciplina dolce, facciamo una riflessione su noi stessi, come adulti prima che come genitori, per capire se anche noi abbiamo gli strumenti giusti per superare le nostre paure e accogliere al meglio quelle dei nostri bambini.

Elena cortinovis - Mamma - educatrice - disciplina dolce

Che cosa è la paura realmente?

La paura è un’emozione primaria presente da sempre nel regno animale e quindi anche nel regno umano.
La paura serve a tenerci lontani da pericoli e minacce.

Quando è vissuta in modo esagerato però può diventare invalidante per la nostra quotidianità.

E per quella dei nostri figli? Quando la paura smette di essere un sano metodo di sopravvivenza, un modo per tenersi lontani dai pericoli o per vivere dei cambiamenti e diventa un blocco nella vita dei piccoli?

(se vuoi, puoi “ascoltare” questo articolo, premendo click e ascoltando l’undicesima puntata del mio odcast)

Reminder 1: La disciplina dolce legittima tutte le emozioni. Anche la paura.

Reminder 2: la paura è un sentimento arcaico, ancestrale e utile.

Al netto di ciò, non giriamoci dall’altra parte: siamo in un momento storico in cui il senso dilagante di paura mette a rischio il nostro equilibrio e anche quello dei nostri bambini, primi destinatari di tutte le nostre apprensioni.

Da due anni a questa parte la paura fa sempre più parte della nostra vita e anche di quella dei bambini, che sono entrati nel loro percorso evolutivo cognitivo con la paura di ammalarsi di una malattia mortale, alla quale adesso si aggiunge un bombardamento di informazioni su nuovi fronti di guerra (e anche da questo bombardamento loro vanno tutelati).
La scorsa settimana ho dato qualche consiglio su come (e se e quando) raccontare la guerra ai bambini.

In questo momento storico anche per noi genitori il confine tra paura e ansia è molto sottile, e si inspessisce la possibilità di trasferire ai più piccoli ansie che possono diventare, alla lunga, invalidanti. Il nostro ruolo adesso è anche far sì che loro sappiano riconoscere e affrontare una paura, ma non farsi sopraffare dall’ansia.

Differenza tra paura e ansia

cmunicazione non violenta con i bambini

La paura è legata a qualcosa di tangibile.
L’ansia è uno stato di apprensione e costante irrequietezza che persiste come elemento esistenziale, anche quando la “minaccia” non c’è più.
La paura di ammalarsi di covid corrisponde al fare attenzione usando tutte le possibili precauzioni per non contrarre una malattia.
L’ansia post covid, ad esempio, corrisponderebbe ad aver paura di toccare oggetti e persone, temere di ammalarsi anche quando una reale minaccia non esiste, o perdere il sonno nell’attesa di una nuova pandemia.

Questo accade in molti adulti: noi adulti, prima che genitori ed educatori, quando capiamo che la paura lascia il posto ad un’ansia invalidante nel quotidiano, dobbiamo chiedere aiuto e non voltarci dall’altra parte.

Paura e ansia nei bambini

bimbi e paura

Pensa a tutti i casi in cui i nostri bambini hanno paura.
Il bimbo ha paura di andare in bici senza le rotelle, perché? Perché le rotelle erano un porto sicuro, e andare senza è l’ignoto. E cosa c’è di più normale se non avere paura dell’ignoto?

Il bambino ha paura del buio. Perché? Tanto per cominciare perché anche la paura del buio è ancestrale per gli animali che vivono di giorno e poi anche perché, come leggerai tra un attimo, potrebbe essere arrivato nella fase delle evoluzioni delle sue paure in cui il buio lo accosta al distacco e alla solitudine.

Il bambino ha paura di tutto: perché? In questo caso, potrebbe essere che l’educatore tende a minimizzare le paure, e mette “tutto” al posto delle cose che vanno analizzate caso per caso, perché ogni cosa ha per i bambini un significato diverso.
Oppure, se abbiamo l’impressione che nostro figlio ha paura di tutto, come spesso accade, potremmo essere noi o un altro educatore a mettere troppa tensione nelle novità.

Finché il bambino ha delle paure legate a qualcosa di tangibile (rumori strani, buio, educatrice che non conosce), c’è poco di cui preoccuparsi.

Evoluzione delle paure dei nostri bambini

bimbo ha paura

Le paure dei bambini cambiano con loro, durante le loro diverse fasi di sviluppo.
Adesso ti indicherò quali solo le paure più solite in diverse fasce di età ma ti ricordo che, come sempre, le età sono indicative, perché ogni bambino ha uno sviluppo cognitivo tutto suo.

  • Le paure dei bambini da 0 a 10 mesi sono, ad esempio, i rumori forti, il distacco dalla mamma e “senso” del distacco fisico.
  • Le paure dei bambini verso i 9 mesi sono soprattutto gli estranei alla diede mamma-figlio: il bambino capisce dentro di sé di non essere più un tutt’uno con la mamma, e iniziano ad avere paura dell’amica di mamma o dello zio che fino al giorno prima non portava alcun disagio.
  • Dai 12 ai 18 mesi la paura diventa quella dell’allontanamento visivo e spazio temporale della mamma (ecco perché viviamo ambientamenti con pianti strazianti). La paura è legata al fatto che il bambino fino a tre anni non capisce ancora bene la dinamica “la mamma va, ma poi torna”; questo lo imparerà solo con l’esperienza.
  • Dai 3 anni in poi nei bambini è comune la paura dei mostri.
    Dai tre anni, i mostri delle favole o personaggi mostruosi dei film, di punto in banco diventano la fonte della paura.
    E comportano anche la paura di andare a dormire da soli o di andare in bagno perché ci possono essere dei “mostri”.
    Cerchiamo di non minimizzare queste paure, cerchiamo di entrare nel loro mondo e nella loro mente e capire l’origine di questa paura: il mostro può essere anche la personificazione di una paura inespressa (sì, anche del water troppo grande rispetto al vasino) o hanno paura di un mostro che hanno visto in un film.
  • Intorno ai 6 anni fino anche ai 12 anni i bambini hanno paura di cose concrete: ladri, malattie, guerre.
    Pensate ai nostri ragazzi da quante paure in questo periodo sono circondati e spesso anche noi non siamo in grado di gestirle.
    E’ qui che noi dobbiamo essere bravi, per quanto sia difficile, accogliere queste paure ma non farle diventare ansia, quell’ansia che ti blocca, che non ti fa fare progetti, che non ti fa vivere.
paure dei bambini come gestirle

Torniamo al caso attuale: più noi accetteremo la nostra paura logica e razionale, “curandola” cercando fonti di informazioni neutrali, senza farci trascinare da notizie subdole e tendenziose, senza farci trascinare nell’isterismo collettivo e nell’odio, più possiamo essere di reale e concreto aiuto ai nostri figli affinché non crescano con livelli alti di ansia.

Chiediamo loro se vogliono parlare di quello che sta accadendo. Chiediamo feedback, anche a costo di essere noiosi, e se hanno domande, altri dubbi (anche il giorno dopo, dopo che ci hanno pensato), accogliamo le domande e riapriamo il dialogo.

L’ansia arriva da qualcosa di irrisolto, che rimane aperto. Quindi, se serve e tutte le volte che serve, non lasciamo cerchi di paura aperti.

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