Inizio a trattare l’argomento partendo da una domanda: perché il gioco del Cucù è importante per i bimbi?
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Attraverso questo gioco, (possiamo proporlo dai 6 mesi) il bambino si allena ad allontanarsi dalla mamma, e a scoprire che un oggetto o una persona che non vede continua ad esistere.
L’adulto che compare e scompare, lo fa divewrtire molto e gli consente di gestire l’ansia dovuta all’allontanamento.
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Ma questo non è l’unico modo per supportare il nostro bambino in questo delicato passaggio, ossia allontanarsi anche solo per qualche ora dalla mamma. In nostro soccorso c’è una di quelle attività che scatenano tantissime emozioni nel cuore dei nostri bambini. La semplice PASTA DI SALE.
Realizzarla è semplicissimo: basta mischiare farina 00 al sale fino (io vado a occhio – circa 2 a 1) e amalgamarlo con acqua finché non si ottiene una consistenza omogenea e non troppo appiccicosa.
La manipolazione consente al bambino di acquisire fiducia e sicurezza nelle proprie risorse e capacità, in quanto lui può progettarne l’esplorazione in base alle sue esigenze.
La pasta di sale diventa un canale per il suo sviluppo emotivo. Come?
Essa può supportare il bambino nella rielaborazione della separazione, semplicemente aggiungendo materiali che possono essere inglobati e nascosti in essa (pasta cruda o conchiglie, chicchi di caffè o legumi – ad esempio) per poi essere ritrovati.
In questo nascondere ritrovare il bambino alla possibilità di simulare la separazione e il ricongiungimento con la mamma.
Ternino con una citazione di Aucouturier: “il gioco di riempire-vuotare è una simbologia dell’allattamento e dell’evacuazione. È interessante notare il modo in cui il bambino riempie e vuota: per alcuni il bussolotto non si riempie mai abbastanza in fretta, altri invece aspettano con evidente piacere che si riempia del tutto e che debordi, altri ancora vuoteranno con lentezza il contenuto oppure in modo pulsionale, altri lo riempiranno ma non vorranno mai vuotarlo e altri proveranno piacere a vuotare mentre riempiono. Tutti questi modi di fare sono l’espressione di fantasmi d’azione più o meno contenuti, generali dall’oralità e dall’analità e sono in rapporto con la relazione inconscia con la madre”
Spero che questo articolo possa esser punto di partenza per tante attività con i vostri bambini, e spunto per una riflessione: a volte anche le attività più semplici per noi adulti nascondono profondi significati per i nostri bambini. Cerchiamo di stare attenti anche alle piccole cose, così da non dar nulla per scontato.
Elena