Nelle scuole Waldorf, al lavoro manuale viene data molta importanza e spazio durante la giornata.
Lavorare con le mani è un’importante attività formativa poiché contribuisce a realizzare l’essere umano.
“Come si può pretendere di sapere qualche cosa sui grandi misteri del mondo se all’occorrenza non si riesce a rammendarsi le calze o a farsi un paio di scarpe? Un bravo filosofo sa anche attaccarsi un bottone…”.
Rufolf Steiner
Tramite il lavoro manuale si sviluppa e si sostiene la triade del:
Pensiero quindi l’intelletto
Sentire nutrire i sentimenti
Fare l’abilità motoria del bambino
Generalmente in tutte le scuole vengono sostenuti questi tre ambiti.
In cosa si differenzia la scuola Waldorf?
Nelle scuole tradizionali queste competenze vengono portate avanti come argomenti separati tra loro.
Nelle scuole Waldorf invece, si tiene sempre conto dell’interezza dell’essere umano, è per questo motivo che esiste proprio la materia: ‘lavoro manuale’.
Questa materia porta avanti la triade sopra elencata in maniera univoca, avendo un unico obiettivo e non tre come nelle scuole tradizionali.
È importante però che sia chiaro un concetto:
Il lavoro manuale non ha come obiettivo ultimo il classico “lavoretto” della scuola tradizionale!!
Questo perché essa è considerata e trattata come una vera e propria materia scolastica; ciò significa che viene pianificato un progetto in relazione allo sviluppo naturale del bambino e alle altre materie ‘scolastiche’.
Quindi il lavoro manuale non è fare il pensierino di Natale, che generalmente ha come solo obiettivo il prodotto finale, ma ha dietro un vero e proprio progetto.
Per raggiungere questo si comincia accompagnando il bambino a prendere consapevolezza delle mani con filastrocche e giochi con le dita (ve ne mimo una QUI).
Poi già dalla prima classe i bimbi iniziano a cucire, tessere, usare l’uncinetto e lavorare a maglia tramite delle canzoncine/filastrocche che rappresentano una storia.
Ogni cosa creata deve poi avere uno scopo, un fine, perché se noi sappiamo che dietro al lavoro manuale c’è molto più di ciò che si va a realizzare materialmente parlando, il bambino ha pur sempre bisogno di sentire che sta dedicando tempo e lavoro ad uno scopo preciso, e questo scopo deve essere gratificante.
Ultimo spunto di riflessione interessante che mi venne proposto ad una serata formativa con una docente di lavoro manuale in scuola Waldorf è l’andare oltre allo stereotipo.
In questa società siamo abituati a giudicare femminili il lavoro a maglia, uncinetto ecc.. invece nella scuola Waldorf TUTTI i bambini portano avanti questa esperienza, e tutti ne traggono gioia e divertimento.