In questo articolo parleremo non solo di quali sono i vantaggi di un corretto attacco al seno, ma anche quali indicazioni pratiche possiamo indicare per un sereno allattamento.
La disciplina dolce sostiene l’alto contatto e, dunque, l’allattamento. Per saperne di più dai un’occhiata al mio canale Instagram, ti stupirai nello scoprire che io, sostenitrice della disciplina dolce, non sia riuscita ad allattare le mie bambine!
Sottovalutato e dato per scontato un corretto attacco al seno è un ingrediente fondamentale per l’allattamento.
Si pensa tendenzialmente che per allattare la cosa davvero importante sia avere latte, ma in realtà non si considera che per avere una buona produzione di latte (e tutta un’altra serie di benefici) la prima cosa di cui occuparsi è proprio lui: il corretto attacco al seno.
Vediamolo meglio.
Come deve essere il corretto attacco al seno?
Profondo e asimmetrico
Il corretto attacco al seno si può definire PROFONDO e ASIMMETRICO.
Il che si intende che il piccolo non deve avere in bocca solo il capezzolo (attacco superficiale), ma anche una porzione di areola.
Da qui molti esperti di allattamento ci fanno notare che non si parla di attacco al capezzolo, ma bensì appunto di attacco al seno.
L’attacco deve avvenire mentre il piccolo ha bocca ben aperta e ben ampia, come nel caso di uno grande sbadiglio. Guardando il piccolo che ciuccia si dovrebbe notare una porzione di areola in corrispondenza del naso del piccolo, ma non più sotto vicino al mento. Inoltre dovrebbe sembrare come se la bocca fosse piena, le guance ben tonde, il labbro inferiore estroflesso, il mento del bimbo a contatto con il seno.
Nel corretto attacco i corpi di mamma e bimbo sono molto molto vicini e il corpo del piccolo è ben adagiato e sostenuto dal corpo materno.
Qualsiasi sia la posizione scelta la mamma deve essere comoda, la sua schiena e le sue braccia ben appoggiate su supporti o cuscini.
Mamma e piccolo dovrebbero esser sempre uno di fronte all’altra e orecchio, spalla e anche del bimbo sullo stesso asse

Che vantaggi ha un corretto attacco al seno?
- Assenza di dolore durante la poppata: il corretto attacco prevede, come già descritto, che la bocca sia ben aperta e l’attacco sia profondo. Dentro la bocca del bimbo il capezzolo entra in contatto quindi con il palato molle e non con il palato duro o le gengive. Questo evita schiacciamenti, fastidi, sfregameti e dolore al capezzolo
- Assenza di ragadi: per il meccanismo appena descritto, se l’attacco è profondo, si allontana il rischio di sfregamenti, schiacciamenti, escoriazioni del capezzolo e ragadi.
Molto importante è sapere che l’unica causa di ragadi è un attacco scorretto e che l’unico modo per aiutare escoriazioni o ragadi a guarire efficacemente è correggere l’attacco al seno - Buona crescita del bimbo: un buon attacco è con grande probabilità associato ad una buona suzione ed un adeguato passaggio di latte dal seno al bimbo, con benefici sulla nutrizione e crescita
- Meno probabilità di ingorghi e dotti ostruiti: sempre perché un bimbo che ciuccia e si attacca bene drenerà efficacemente il seno
- Buona produzione di latte: un buon attacco al seno e poppate regolari sono fondamentali per fornire al seno lo stimolo necessario ad una buona produzione di latte, in linea con le necessità del bambino
Ci tengo a sottolineare come l’allattamento sappia mettere alla prova la mamma, spesso influenzata dal giudizio degli altri. Circondati di professioniste che possono sostenerti nel tuo percorso da neomamma. Troverai la forza di andare avanti e non mollare!