Come fare la spesa con i bambini? Alcuni trucchi e uno strumento in più per capire anche il loro punto di vista.
Si fermano ad ogni scaffale, o almeno agli scaffali con cose piene di zucchero e colori dei quali non abbiamo bisogno.
Ci rallentano, e noi abbiamo fretta.

Sono rapiti da un sistema merceologico in cui tutto è sistemato proprio per questo, per rallentare la spesa e farci consumare di più.
Ma questo lo sappiamo noi, lo pensiamo noi che siamo adulti, consapevoli… sempre di fretta, rigorosi, grigi.
Oggi parliamo di come fare la spesa con i bambini, ma osservando questa prassi quotidiana (per noi anche noiosa) dal punto di vista dei bambini. Perché se per noi è complesso “fare le cose che vanno fatte” con dei bambini piccoli, che non abbiamo potuto lasciare all’asilo, al baby sitter, ai nonni o all’altro genitore, anche per loro non è facile aggirarsi in un mondo in cui tutto è uno stimolo con degli adulti che non si fermano, che hanno fretta, che corrono e loro, i piccoli, non capiscono dove vanno così di fretta.
Non è un caso se io e la bravissima illustratrice Veronica Arrigoni abbiamo ambientato proprio in un supermercato l’albo illustrato “Riscoprire…”
(in questo articolo ti mostro alcuni dettagli in anteprima ;-) ).

Questo albo serve per far riscoprire ai genitori la magia e la sorpresa negli occhi dei piccoli, mentre noi adulti, nella nostra fretta, nel nostro rigore, nelle nostre quotidiane e grigie nevrosi, dimentichiamo che ogni singolo oggetto del quotidiano, ai loro occhi, non è solo un oggetto ma potenzialmente mille altre cose.
Attenzione, questo albo non è un libro per imparare a fare la spesa con i piccoli; il supermercato non è che una metafora di ciò che per noi è quotidiano e ovvio, mentre per i piccoli è stimolo continuo (come tutte le altre cose, ma ho scelto una location che per me, come adulta, è particolarmente noiosa).
Ma veniamo a qualche consiglio pratico su…
Come fare la spesa con i bambini a seguito

- Non avere fretta. Parto subito con la cosa più difficile ma anche la più ovvia. Se vogliamo evitare scenate, momenti di rabbia e di pianto, inutile immergere i piccoli nell’ansia e nella nevrosi da Bianconiglio che ci portiamo dietro.
I piccoli avranno curiosità, domande, vorranno prendere cose e saremo noi a dover spiegare come e perché quelle cose, almeno adesso, non è il momento di acquistarle.
Quando non capiscono, perché ci sta, proviamo a… - Distrarli, con un po’ di fantasia. E coinvolgili!
Si sono bloccati a guardare quella confezione di merendine (e magari a casa ne abbiamo altri 10 pacchi oppure siamo contrarie alle merendine)?
Proponiamo loro un nuovo stimolo.
“Ehi guarda, il pane fresco! Mi aiuti a sceglierlo?”
“Guarda quanti fiori ci sono lì! Ti va se ne compriamo uno?”
“Capisco che attira la tua attenzione, me lo segno sulla lista della prossima spesa!”
Lo so, questo rallenterà la spesa, ma… torniamo al punto 1.
Un bambino è una persona e se la porti con te, per i motivi più disparati e comprensibili, bisogna rispettare i suoi bisogni, che escono fuori dalle nostre dinamiche, grigie, di adulti.
Essere genitori flessibili torna utile anche al super… - Fare la spesa quotidiana e andare di meno al supermercato.
Siamo sempre convinti di non avere il tempo di fare la spesa ogni giorno, per quello che serve quotidianamente, e andiamo al supermercato, che ci impiega magari tre ore del sabato pomeriggio, cosa che fa venire il mal di testa ai genitori e porta i bambini a crisi di pianto nel supermercato.
E se invece la strategia migliore fosse proprio la spesa quotidiana da botteghe e pizzicagnoli sotto casa?
Portare i bambini in questa prassi più lenta e quotidiana li inserisce in una forma di routine, “insegna” a fare la spesa in modo più lento, dando un approccio meno confuso al consumo, permette loro anche di interagire di più con i commercianti, quindi con le persone.
Ti invio nuovamente a ordinare la tua copia di Riscoprire, su Amazon.
Questo albo ti aiuterà a vedere non solo il supermercato, ma ogni aspetto della vita quotidiana dal punto di vista magico degli occhi di un bambino.
Sarà un modo per rivedere nel mondo qualcosa in cui tutto è possibile, tutto si può trasformare in qualunque altra cosa. Basta scrollarsi di dosso il nostro grigiore da adulti e diventare più “acquerellati” come i nostri piccoli.
